lunedì 31 marzo 2014

Polizia, Mazzetti: “Su blocco del turnover Alfano parla di conquista, ma non si rende conto dei disagi”

Spieghi appartamenti a titolo gratuito ‘riservati’ agli alti vertici
“Vogliamo precisare che la deroga del 55% al blocco del turnover, con cui oggi il ministro dell’Interno si gongola a Napoli, significa che, a fronte di 100 poliziotti che andranno in pensione, lo Stato ne assumerà solo 55, i quali avranno sulle spalle anche il lavoro degli altri 45 mancanti.
Se questa per Alfano è una conquista, evidentemente non si rende conto dello stato di forte malessere, di profondo disagio e di mortificazione professionale ed economica in cui versano gli operatori di Polizia”.
Lo dichiara il segretario generale dell’Ugl Polizia di Stato, Valter Mazzetti, per il quale “anziché infierire sugli operatori ai quali, pur avendo ormai un’età media di 45/46 anni, viene richiesta assoluta efficienza, massima disponibilità, esclusività del rapporto d’impiego e cieca ubbidienza, sarebbe piuttosto il caso di proporre un blocco del turn over per i Parlamentari”.
“Inoltre – prosegue il sindacalista – sarebbe anche il caso di chiarire come mai, mentre si vogliono chiudere oltre 270 presidi di Polizia in tutto il Paese, diminuendo così la sicurezza sul territorio e costringendo il personale alla mobilità, ed in assenza di un serio piano abitativo per le Forze dell’Ordine, c’è chi ha pensato bene di attribuire per legge a ministro, vice ministro, sottosegretari e via dicendo, appartamenti di prestigio a titolo del tutto gratuito”.
“Al di là delle chiacchiere e delle esultanze elettorali – conclude Mazzetti – chiediamo al ministro atti concreti, allora sì che sarebbe una conquista. Suggeriamo, ad esempio, di mettere a disposizione di assistenti di Polizia, il cui stipendio non supera i 1500 euro al mese, magari monoreddito e con figli a carico, proprio quegli appartamenti ‘riservati’ agli alti vertici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza”.

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